Commentario abbreviato:Giovanni 13:2618 Versetti 18-30 Nostro Signore aveva spesso parlato delle proprie sofferenze e della propria morte, senza un tale turbamento d'animo come quello che ora ha scoperto parlando di Giuda. I peccati dei cristiani sono il dolore di Cristo. Non dobbiamo limitare la nostra attenzione a Giuda. La profezia del suo tradimento può essere applicata a tutti coloro che usufruiscono delle misericordie di Dio e le incontrano con ingratitudine. Si veda l'infedele, che guarda alle Scritture solo con il desiderio di annullarne l'autorità e distruggerne l'influenza; l'ipocrita, che professa di credere alle Scritture, ma non si governa in base ad esse; e l'apostata, che si allontana da Cristo per un nonnulla. Così gli uomini, sostenuti dalla provvidenza di Dio, dopo aver mangiato il pane con Lui, alzano il calcagno contro di Lui! Giuda se ne andò come uno stanco di Gesù e dei suoi apostoli. Coloro le cui azioni sono malvagie, amano le tenebre piuttosto che la luce. Riferimenti incrociati:Giovanni 13:26Giov 13:30; Mat 26:23; Mar 14:19,20; Lu 22:21 Dimensione testo: |