Nuova Riveduta:

Giovanni 13:26

Gesù rispose: «È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto». E, intinto il boccone, lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

C.E.I.:

Giovanni 13:26

Rispose allora Gesù: «È colui per il quale intingerò un boccone e glielo darò». E intinto il boccone, lo prese e lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.

Nuova Diodati:

Giovanni 13:26

Gesù rispose: «È colui al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone.

Riveduta 2020:

Giovanni 13:26

“È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto”. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

La Parola è Vita:

Giovanni 13:26

«È quello a cui darò un pezzetto di pane inzuppato», rispose Gesù. Poi prese un pezzetto di pane, lo intinse nel piatto e lo diede a Giuda, figlio di Simone Iscariota.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Giovanni 13:26

È quello al quale darò il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota.

Ricciotti:

Giovanni 13:26

Gli rispose Gesù: «È colui al quale io porgerò del pane inzuppato». E inzuppato del pane lo diede a Giuda, figliuolo di Simone Iscariote.

Tintori:

Giovanni 13:26

Gesù gli rispose: È quello a cui darò un pezzetto di pane intinto. E intinto un pezzetto di pane lo diede a Giuda di Simone Iscariote.

Martini:

Giovanni 13:26

Gli rispose Gesù: È colui, cui io porgerò un pezzetto di pane intinto. E avendo intinto un pezzetto di pane, lo diede a Giuda Iscariota figliuolo di Simone.

Diodati:

Giovanni 13:26

Egli è colui, al quale io darò il boccone, dopo averlo intinto. Ed avendo intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariot, figliuol di Simone.

Commentario abbreviato:

Giovanni 13:26

18 Versetti 18-30

Nostro Signore aveva spesso parlato delle proprie sofferenze e della propria morte, senza un tale turbamento d'animo come quello che ora ha scoperto parlando di Giuda. I peccati dei cristiani sono il dolore di Cristo. Non dobbiamo limitare la nostra attenzione a Giuda. La profezia del suo tradimento può essere applicata a tutti coloro che usufruiscono delle misericordie di Dio e le incontrano con ingratitudine. Si veda l'infedele, che guarda alle Scritture solo con il desiderio di annullarne l'autorità e distruggerne l'influenza; l'ipocrita, che professa di credere alle Scritture, ma non si governa in base ad esse; e l'apostata, che si allontana da Cristo per un nonnulla. Così gli uomini, sostenuti dalla provvidenza di Dio, dopo aver mangiato il pane con Lui, alzano il calcagno contro di Lui! Giuda se ne andò come uno stanco di Gesù e dei suoi apostoli. Coloro le cui azioni sono malvagie, amano le tenebre piuttosto che la luce.

Riferimenti incrociati:

Giovanni 13:26

Giov 13:30; Mat 26:23; Mar 14:19,20; Lu 22:21
Giov 6:70,71; 12:4-6

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